Dall'Amazzonia il potere naturale delle piante  

I prodotti fitoterapici della linea NATURINCAS, distribuiti dalla stessa NATURINCAS S.a.S. sono forniti delle maggiori garanzie di qualità, in quanto provengono dalle oasi biologiche del Sud America, in particolare dalle regioni incontaminate andine ed amazzoniche del Perù, dove si concentra la maggiore e più varia ricchezza botanica, spontanea o coltivata, con l’ausilio di secolari esperienze tramandate dalle antiche popolazioni e culture locali.

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G. Menaldo. Specialista in ginecologia e oncologia e Direttore dell’Istituto Clinico di Ginecologia e Fecondazione Assistita San Carlo di Torino

 

(Parte II)

 

Lo studio complessivo si è svolto in due fasi su un numero complessivo di 180 coppie. Nella prima fase del lavoro si è valutato l’impatto dell’energia biofotonica in un programma di 100 cicli di inseminazione intratubarica (ITI) in cui non sono state utilizzate gonadotropine per la stimolazione. Solo successivamente alla constatazione di un aumento significativo del tasso di gravidanza nel gruppo di 50 ITI rispetto al gruppo di controllo siamo passati ad applicare la metodologia Energia Biofotonica + citochine a basse dosi a coppie candidate a fecondazione assistita in ICSI. La prima fase dello studio quindi ha riguardato 2 gruppi A e B costituito ciascuno da 50 pazienti candidate a inseminazione intratubarica (ITI) per pregressi fallimenti in corso di inseminazioni. I due gruppi inizialmente di 56 e 55 pazienti erano omogenei con una età media rispettivamente di 36,2 e 35,9 anni. Il seminale per entrambi i gruppi aveva un numero di spermatozoi capacitati superiore a 4milioni/ml. Era stato documentato per entrambi i gruppi la pervietà tubarica. La randomizzazione è stata effettuata nel giorno del piano terapeutico. In entrambi i gruppi trattandosi di inseminazioni intratubariche con catetere curvo ecoguidato non è stata utilizzata stimolazione con gonadotropine per evitare gravidanze multiple e non avere interferenze esterne nei risultati. I 50 campioni di liquido seminale del gruppo A sono stati sottoposti ad un esame biofisico in cui è stata misurata e memorizzata digitalmente, in un computer, l’emissione biofotonica del campione di sperma. Attraverso ad un’apposita apparecchiatura(sonda) collegata al computer è stata somministrata alla donna l’emissione biofotonica del seminale del proprio partner precedentemente memorizzata. Ciò si svolge in pochi minuti prima dell’ITI orientando la sonda su punti di proiezione di utero e salpingi e su punti specifici di agopuntura, il tutto per una durata complessiva inferiore a 5 minuti.

 

Le donne del gruppo A erano state precedentemente trattate in base ai livelli energetici rilevati con il BFB test tramite fitoterapia energetica andina per 30-45 giorni precedenti l’inseminazione al fine di riequilibrare il tracciato ed il quadro energetico. I partners maschili sono stati sottoposti per una media di 60 giorni a fitoterapia con maca polarizzata per aumentare il potere fecondante degli spermatozoi. Il gruppo B di controllo è stato sottoposto a fitoterapia per un periodo più breve (12 giorni circa prima dell’ITI) seguita da 5000 UI di HCG 34-36 ore prima dell’inseminazione quando il follicolo dominante aveva raggiunto i 17-18 mm di diametro. Ai partner maschili del gruppo B di controllo non era stata somministrata maca polarizzata ma alcuni di loro facevano già uso dei comuni integratori presenti in commercio contenenti vitamine, arginina e comuni antiossidanti.  

 

Dopo aver concluso questo studio nell’ambito dell’ inseminazione intratubarica (ITI) e constatato che i tassi di gravidanza sono stati significativamente superiori nel gruppo A trattato con energia biofotonica e fitoterapia andina siamo passati all’applicazione della stessa metodologia in ambito di fecondazione assistita in ICSI a cui è stata aggiunta la somministrazione a basse dosi dell’interleuchina 10 (mantenimento dell’ambiente Th2-Th3) e del G-CSF (granulocite colony stimulating factor) un biomarcatore predittivo della competenza ovocitaria e della capacità d’impianto embrionario. Lo studio è stato condotto su due gruppi di pazienti sottoposti ad un ciclo di ICSI: gruppo A di controllo (40 coppie) e gruppo B di studio (40 coppie). La randomizzazione è avvenuta all’atto della predisposizione del piano terapeutico. 80 delle iniziali 95 pazienti reclutate hanno avuto stimolazione adeguata e numero di follicoli adeguato. I due gruppi erano omogenei per età (36,4 anni e 36,2 anni rispettivamente) e per indicazioni alla ICSI. Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a terapia di stimolazione con FSH ricombinante e antagonisti a dosaggi sovrapponibili. Le pazienti del gruppo studiato (B) sono state trattate con Energia Biofotonica con le modalità sopra descritte e con G-CSF e con IL-10 a bassa concentrazione (1 Fmole/ml) attivate con SKA. La dose somministrata giornalmente equivale 10-6 F moli 2 volte al giorno (low dose). Nei due gruppi si sono avute identiche procedure di laboratorio.  

 

 

G. Menaldo. Specialista in ginecologia e oncologia e Direttore dell’Istituto Clinico di Ginecologia e Fecondazione Assistita San Carlo di Torino

 

Il problema della sterilità e dell’infertilità è di vasta portata perché riguarda il 15% della popolazione in età riproduttiva ed è un importante problema sociale non solo in Italia ma nell’intero mondo occidentale. In particolare il nostro paese ha un tasso di natalità tra i più bassi al mondo e la donna ricerca la prima gravidanza quando è già attorno ai quarant’anni e la fertilità spontanea scende notevolmente. Le tecniche di procreazione assistita (inseminazione, FIVET, ICSI ) hanno permesso successi dove la coppia sarebbe stata costretta alla sterilità, ma nel complesso, nella media delle statistiche europee, il tasso di gravidanza con bambino in braccio è ancora abbastanza basso aggirantesi attorno al 20% e per di più non ha avuto incrementi statistici di successo negli ultimi 6 anni. In questo senso l’Istituto Clinico di Ginecologia e fecondazione assistita San Carlo di Torino in collaborazione con l’Università di Milano ha portato avanti negli ultimi 15 anni ricerche e sperimentazioni cliniche per migliorare i tassi di gravidanza integrando la medicina naturale e la fitoterapia energetica nei cicli di stimolazione ovarica e nel supporto all’impianto dell’embrione in utero. Sono passati ormai 12 anni dalla pubblicazione del nostro primo studio prospettico randomizzato sull’utilizzo della maca polarizzata per migliorare il seminale in casi di oligo-astenospermie ed aumentare la recettività endometriale all’impianto nella donna infertile (1); da alcuni anni numerosi colleghi medici al mondo hanno adottato le metodologie da noi proposte in convegni internazionali e pubblicazioni.(2-3-4-5). Il lavoro che presentiamo qui è innovativo e volto a valutare l’importanza della componente energetica e di un ambiente citochinico Th 2 nell’incrementare la recettività dell’endometrio e i tassi di gravidanza in cicli di fecondazione assistita.

 

INTRODUZIONE:

Aspetto anatomico e morfofunzionale della donna riteniamo debba essere studiato con un esame strumentale ambulatoriale quale la sonoisterosalpingografia aggiunta della ecografia transvaginale in 3 D permette di diagnosticare con certezza eventuali malformazioni uterine.

 

Lo stato energetico viene indagato presso il nostro Centro tramite un dispositivo medico denominato BFB-potenziali evocati che permette di valutare lo stato energetico di base del soggetto ed eventuali disequilibri a carico di vari organi che possono incidere negativamente sulla fertilità. Nella nostra esperienza, la correzione dei disequilibri presenti è presupposto importante per il successo delle terapie dell’infertilità.

 

Abbiamo trattato con successo numerosi casi di ovaie fortemente iporesponsive con valori di AMH estremamente bassi, conseguendo gravidanze grazie ad una fitoterapia energetica impostata preventivamente per correggere i disequilibri. Tutte le sostanze, tra cui anche liquido seminale e follicolare, sono costituite da molecole e biofotoni. Nel rapporto sessuale, l’organismo femminile entra in contatto con il liquido seminale che può da esso essere percepito come “non self” e quindi rifiutato, oppure come “self” a cui segue in questo caso fertilizzazione e gravidanza. L’obiettivo del nostro lavoro è stato quello di adottare una metodologia innovativa fisico-stumentale tale da rendere il seme maschile riconoscibile come “self”dall’organismo della donna; ciò sia nei rapporti naturali che nelle tecniche di inseminazione e fecondazione assistita.

 

D'altra parte per raggiungere l’obiettivo dell’impianto embrionario in utero e la gravidanza, non è solo importante un ottimale scambio genetico sulla piastra equatoriale tra spermatozoo e ovocita che eviti aneuploidie, ma anche una buona recettività dell’endometrio all’impianto della blastocisti. In questo senso il nostro studio ha voluto valutare se la creazione contemporanea di un ambiente citochinico Th2 mediante somministrazione di interleuchina 10(IL-10) e G-CSF a basse dosi poteva incrementare la recettività dell’endometrio e l’immunotolleranza materna all’embrione determinando cosi tassi di gravidanza (pregnancy rate) più elevati nel corso di un programma di fecondazioni assistite in ICSI in cui veniva abbinata la somministrazione di Energia Biofotonica.

 

 

Sin dagli anni novanta il nostro Istituto si è dato una metodologia di lavoro volta a ridurre drasticamente i rischi connessi alle terapie per la sterilità di coppia ed in particolare la sindrome da iperstimolazione ovarica, le gravidanze plurime e l’impatto su soma e psiche delle terapie ormonali con dosaggi elevati.

 

Con il tempo,grazie agli studi effettuati presso il nostro Centro, abbiamo sviluppato l’opinione che anche i tentativi di inseminazione o fecondazione assistita su ciclo spontaneo possono dare ottimi risultati purchè siano preceduti da una efficace fitoterapia sui gameti maschili e femminili con un mix di piante andine note per la caratteristica di aumentare la fertilità in campo animale e nella razza umana e per la loro fortissima efficacia contro lo stress ossidativo. La prima pianta studiata presso il Centro Clinico San Carlo di Torino fu negli anni novanta la maca (Lepidium meyenii Walp) e ciò avvenne in stretta collaborazione con il Centro di Biotecnologie e Medicina naturale dell’Università di Milano(1;2;).

 

La maca grazie alle sue peculiari caratteristiche poliendocrine, antiossidanti e l’equilibrato apporto minerale era nota da secoli nel Perù degli Incas come “pianta della fertilità”; anche i registi coloniali spagnoli durante e dopo la conquista del Sudamerica narrano di richieste di pagamenti in maca al fine di aumentare i tassi di riproduzione del bestiame ed in particolare dei cavalli. La prima ricerca su ratti venne condotta da Gloria Chacon ,una ricercatrice peruviana che aveva anche studiato preliminarmente la composizione botanica e fitochimica della maca,pianta perenne appartenente alla famiglia delle brassicacee di cui si utilizza il tubero e che cresce in terreni impervi a 3000/3800 metri di altezza.

 

Il primo studio clinico prospettico randomozzato sull’utilizzo della maca polarizzata nelle terapie dell’infertilità venne condotto presso il nostro Istituto nel periodo compreso ta gennaio 1999 e gennaio 2001(4)G.Menaldo; S.Serrano and B.Lopez.In sommario questa ricerca condotta su una casistica di 242 Cicli in un programma di inseminazioni intratubariche con catetere ecoguidato(per baipassare interferenze locali) giunse alle conclusioni che quando veniva utilizzata la maca, sia nel partner maschile che femminile, i tassi di gravidanza(pregnancy rates) aumentavano considerevolmente in modo statisticamente significativo (fig 1 e 2); inoltre l’assunzione di maca polarizzata potenziava l’azione del FSH .

 

Il lepidium meyenii walp (maca) è stato somministrato al dosaggio di 3 comp da 100 mg al dì sia alla donna (dal 2°giorno, alla somministrazione di 5000 UI di hcg) cha all’uomo nel periodo precedente l’inseminazione sotto forma di capsule orali polarizzate(lmwp cps 100 mg Zener): 3 co al di X 3 mesi. La polarizzazione consiste nel sottoporre il prodotto a radiazione elettromagnetica a 634,7nm. Tale polarizzazione ,coincidendo con quella di risonanza del DNA,fa in modo che la sostanza venga immediatamente riconosciuta e utilizzata dal nostro organismo aumentando considerevolmente la biodisponibilità. I nostri risultati hanno dimostrato l’effetto della maca polarizzata sugli spermatozoi con miglioramento quantitativo e qualitativo dei seminali dopo trattamento di 3 mesi con maca nel 78% dei casi; ciò non avveniva con evidenza quando erano presenti flogosi prostatiche alle vie escretrici. Questi nostri dati sull’incremento numerico,in motilità e morfologia degli spermatozoi sono stati confermati da altri autori successivamente.

 

Anche nella follicologenesi ed ovogenesi la maca sembra giocare un ruolo biologicamente interessante e negli studi successivi da noi condotti è entrata a far parte dei protocolli di stimolazione a dosaggi minimi anche nei programmi di fecondazione assistita in FIVET e ICSI. Il razionale di base di questi studi sta nel massimo rispetto della fisiologia umana e nel mimare ciò che avviene in modo spontaneo in natura dove l’ovocita fertilizzato a livello del tratto distale della tuba,percorre per 4-5 giorni la salpinge nel suo passaggio a morula e blastocisti prima di impiantarsi in utero quando la finestra di recettività endometriale è favorevole.

 

I moderni progressi del laboratorio di medicina della riproduzione ed in particolare la diminuzione considerevole dei tassi di ossigeno presenti negli incubatori di ultima generazione, ci permettono grazie alla riduzione dello stress ossidativo, percentuali di fertilizzazione ed embryo-transfer molto elevati anche in presenza di uno o due ovociti di partenza. In questo senso, nella nostra esperienza si rivelano di grande utilità altre piante andine per il loro contenuto minerale ottimale in medicina della riproduzione e per l’altissima capacità antiossidante. Lo stress ossidativo si deve alla presenza di radicali liberi,molecole molto instabili che si stabilizzano acquisendo elettroni da molecole quali lipidi di membrana, acidi nucleici, carboidrati, proteine. Ciò innesca, come noto, una reazione a catena che comporta in medicina della riproduzione consistenti danni cellulari a spermatozoi ed ovociti tra cui anche anomalie cromosomiche. Non si può non considerare che gli spermatozoi hanno una membrana ricca di acidi grassi polinsaturi che possono essere attaccati da radicali liberi provenienti da fattori inquinanti, elettromagnetici, flogistici,alimentari (sregolatori endocrini),voluttuari (ad es.fumo e droghe). Fig. 3 Nella Medicina Tradizionale amazzonica dei distretti di Madre de Dios (Perù) e Beni (Bolivia), vengono utilizzate 28 piante in funzione antiossidante.

 

Attraverso misure di Biochemioluminescenza (International Joumal of Phannacognosy 1997. Vol.35 n°4, pp.288296) è stato valutato per ciascuna di queste 28 piante sia il TRAP (Total Reactive Antioxidant Reactivity) sia il TAR (Total Antioxidant Reactivity). Il Dracontium Loretense è risultato essere la pianta con maggiore potere antiossidante specifico (TAR» TRAP). I valori di TAR esprimono la velocità con cui il processo di antiossidazione raggiunge la massima efficienza (o valore di equilibrio della reazione):il TAR descrive la specificità, o qualità, degli antiossidanti contenuti nella pianta. I valori di TRAP esprimono la concentrazione equivalente di Trolox (vitamina E sintetica) necessaria per ottenere lo stesso effetto antiossidante della pianta:il TRAP descrive la quantità di composti antiossidanti contenuti nella pianta. Capacità antiossidante e specificità di azione del Dracontium sono risultate nettamente superiori a Il CAMU CAMU (Myrciaria Dubia) è un albero da frutto della foresta amazzonica che cresce lungo le rive di fiumi e laghi dolc i nella zona compresa tra Pucalpa e Iquito (Perù). Raggiunge l'altezza di circa due metri, presenta larghe foglie sottili e produce frutti di piccole dimensioni simili a piccole arance di colore arancione vivo. Le arance forniscono da 500 a 4000 ppm di Vitamina C o acido ascorbico. Il CAMU CAMU è la più elevata fonte di Vitamina C naturale esistente sul Pianeta fornendo da pari a 2-3 grammi per chilo. Rispetto alle arance, CAMU CAMU contiene 30-60 volte più Vitamina C, IO volte più ferro, 3 volte più niacina, due volte più riboflavina (Vitamina B2) e il 50% più di fosforo. Inoltre è stata fatta alla donna una stimolazione ovarica “minima” con 2 compr. al di di maca polarizzata e dosaggi minimi di gonadotropine (50/75 UI al giorno) mai superiori a 900 UI in un intero ciclo di stimolazione con durata media di 10 giorni. In una serie di 223 casi di aspirazione follicolare (pick-up) non si sono registrate complicanze né legate a iperstimolazioni ovariche né a complicanze da pick-up. I tassi di gravidanza sono stati notevoli con il 39% per transfer in donne sino ai 40 anni di età se aragonate a serie con criteri di selezione sovrapponibili.(vedi Fig. 4) Per questo sono state apportate importanti modifiche rispetto alle tecniche tradizionali di FIVET-ICSI:

 

References:

 

1) Menaldo G. La medicina Globale negli squilibri ormonali e nella fertilità. Atti del terzo Convegno internazionale:Scienze mediche integrate,dic 2-10,1996 Università di Milano

2) Menaldo G. Ossigeno allotropico e lepidium meyenii nel trattamento dell’infertilità. Atti :Giornate di Medicina naturale, giugno 26-27,1999-Riolo Terme-Univ.di Milano.

3) Menaldo G. Therapeutic approach with allotropic oxygen insufflation and acupuncture in infertilità and in fivet a hypothesis.2°intern.symposium.Havana march 24-26 1997.

4) Menaldo G,Serrano S, Lopez B.Improving pregnancy rates by means of polarized maca based Phytoterapy and intratubal insemination. Repinted from 2°world congress on contoversies in obstetrics gynecology e infertility.Paris 6-9,2001.Monduzzi Editore.

5) Menaldo G. Il ruolo della fitoterapia in menopausa e nella medicina della riproduzione. Seminario di isopatia quantica del 13-3-2004.Università di Milano.

6) Menaldo G Fitoterapia in bioregolazione e medicina della riproduzione. Corso di Fitoterapia Clinica Torino 13/14 ottobre 2007.Printed by : A.E.ME.TRA. Associazione Europea di Medicine Tradizionali.

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